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Qual è il veicolo elettrico ideale per le vacanze?

5 mag 2022

La “palla al piede” è la paura maggiore legata ai veicoli elettrici, in particolare se si viaggia. Quali sono le soluzioni per semplificarsi la vita in questo caso d’uso? Quali sono i veicoli elettrici più adatti ai viaggi lunghi? Come è possibile prepararsi al meglio per effettuare le ricariche nelle aree di servizio? Sono tutte domande legittime. Segui la guida! Devi prendere l’autostrada?

Quando si pensa alla polivalenza dei veicoli elettrici, viene in mente innanzitutto la questione della loro autonomia sull’autostrada, che è il luogo che permette di guidare alla massima velocità e che, quindi, implica generalmente tempi più corti ma un valore di consumo più importante, anche per un VE! Ecco perché è necessario prendere in considerazione la qualità del pianificatore dei viaggi a lungo raggio, che viene integrato sempre più spesso nel GPS stesso del veicolo. A meno che non si preferisca rimanere bloccati non si sa dove! Si noti che questo può permettere anche di pre-condizionare la propria batteria, che potrà quindi caricarsi nelle migliori condizioni possibili, e, quindi, più rapidamente.(1). Attenzione, a seconda dell'operatore la fatturazione può essere effettuata in base all’energia venduta (€/kWh) o al tempo di ricarica (€/minuto). Potrebbe essere quindi conveniente avere un veicolo che si ricarica velocemente, ma ne parleremo più tardi. Le tariffe dipendono anche, in alcuni casi, dal marchio del proprio veicolo, che potrebbe eventualmente essere un partner di queste operazioni tramite abbonamenti specifici.

In generale, onde evitare brutte sorprese, si consiglia di prediligere stazioni dotate di numerosi punti di ricarica, al fine di aumentare le probabilità di trovarne uno disponibile e in funzione.

Il progresso non si ferma mai ... soprattutto nel settore dei veicoli elettrici.

L’esempio più recente è quello della batteria con tensione da 800 V disponibile sulle Audi e-tron GT, le Porsche Taycan, le Kia EV6 e le Hyundai Ioniq 5. Ci si può ormai aspettare potenze di ricarica superiori ai 200 kW. In questo caso, una ricarica compresa tra il 10 e l’80% impiegherà meno di 20 minuti ad arrivare a termine. 2

L’autonomia di un veicolo elettrico non è però il criterio principale da prendere in considerazione. Concretamente, i veicoli premium che superano i 400 km di autonomia sull’autostrada sono rari, e, tra questi, 3 sono dotati di batterie da circa 100 kWh di capacità utile, per un budget intorno ai 100.000 €! 300 km in autostrada possono essere considerati come un valore interessante, anche se alcuni saranno soddisfatti con soli 200 km di autonomia, utili solo ogni tanto, ad esempio durante le vacanze.

Risulta che il fattore primordiale sia piuttosto la potenza di ricarica che non la capacità della batteria, che condiziona fortemente l’autonomia del veicolo elettrico. Ad esempio, è preferibile avere un veicolo che si può caricare con un minimo di 100 kW di picco, oppure una batteria con una capacità sufficiente per mantenere una potenza di carica abbastanza elevata senza “collassare” troppo rapidamente! Possiamo citare l’esempio della Renault Mégane E-Tech Electric: se la promessa di ricarica massima è di 130 kW, in realtà entro 7’ passa rapidamente al di sotto di 100 kW, per un livello di carica del 33%. La potenza di ricarica è di 50 kW à 80% (il che non è male). (4)Per ottimizzare il tempo di ricarica conviene dunque limitarsi agli intervalli di ricarica che permettono una potenza elevata...

Slow driving is better ?

Infine, per aumentare l’autonomia del proprio veicolo ed evitare un eventuale nuovo arresto della ricarica, si consiglia di limitare la velocità a 120 o addirittura 110 km/h, il che permette una riduzione notevole del consumo. Il consumo di un veicolo è all'incirca proporzionale alla sua velocità al quadrato. Non ci si stupisca che le modalità di guida “Economia” limitino le performance e la velocità di punta del veicolo, per massimizzare l’autonomia.

Dal punto di vista strettamente pratico, c’è più posto nei veicoli elettrici?

Globalmente, sì! Per quanto riguarda le auto puramente elettriche e sviluppate come tali, l’obiettivo è sempre di massimizzare il numero di celle all’interno delle batterie, con batterie posizionate sotto la carrozzeria, e le limitazioni legate ai pezzi mobili di trasmissione sono meno numerose. Gli interasse tendono quindi ad essere più lunghi, a volte di addirittura 3 metri, come sulla Hyundai Ioniq 5. Lo spazio per le gambe non mancherà di certo! Idem per quanto riguarda l’architettura di queste auto elettriche, che, globalmente, sono esenti da componenti meccaniche standard, il che permette di far posto per un bagagliaio ulteriore sul davanti. Così è per i costruttori auto coreani Kia e Hyundai, sui loro modelli EV6 e Ioniq5, per la Mustang Mach-E della Ford o per la Tesla, che è sempre in testa in termini di capacità di carico utile globale. I costruttori tedeschi sfruttano meno questi vantaggi, salvo sulle Porsche Taycan e sull’Audi E-Tron GT, che sono dotate di piccoli bagagliai sul davanti.

Piccolo bonus di svago.

Divertirsi durante le pause di ricarica, ecco uno dei nuovi obiettivi: Tesla, per il momento, è l'unico costruttore in grado di simulare la presenza di un caminetto acceso, proponendo addirittura un cuscino per scorregge per i più maliziosi o giochi arcade a cui si può giocare direttamente con il volante e i comandi associati.

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